Se i nostri copri mostrassero le ferite dell’anima, saremmo ricoperti di piaghe.
Non potremmo più elargire i “tutto bene” di circostanza, perché il nostro dolore sarebbe lì, putrefatto davanti agli occhi di tutti.
Saremmo intollerabili a noi stessi: il nostro corpo piagato non permetterebbe alla nostra mente di dimenticare nemmeno per un secondo le pugnalate del cuore.
Saremmo intollerabili al prossimo: il nostro abisso costantemente sbattuto in faccia.
Non avremmo pace mai, né in solitudine nè in compagnia.
Nessun oblio ci sarebbe concesso. Mai.