Oh Xiomara
tanto buona, tanto cara,
tormenti come una zanzara!
Protesti a gesti
Spesso maldestri,
Ti lamenti a parole
Chè uno se ne duole.
Ad un tratto ridi
E tu ti fidi
Ti concede, principessa,
Un sorriso da leonessa.
Tu vorresti un suo bacino,
Lei ti porge il suo visino,
Ride ancora, la furbetta
E se ne va di tutta fretta.
Resti lì, imbalsamato,
Con il cuore sconsolato.
Lei guerriera,
Lei è fiera.
Ma la sera, quando è a letto,
Tu la stringi forte al petto
Lei ti guarda sbarazzina
“Bacia la mia pancina!”